Sabato 23 novembre alle ore 9:30, il Parco dei Castelli Romani, in collaborazione con ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), invita tutti gli amanti della natura a partecipare a un’iniziativa speciale: “Alla scoperta delle Farnie vetuste del Bosco del Cerquone”. Questo evento gratuito offre l’occasione di immergersi in un contesto naturale unico, dove biodiversità, storia e paesaggio si intrecciano in un’esperienza indimenticabile.
Il valore degli alberi monumentali
L’iniziativa punta i riflettori su due esemplari arborei di farnia, censiti nell’elenco degli alberi monumentali d’Italia stilato dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Masaf). Questo prestigioso elenco raccoglie gli alberi che si distinguono per criteri quali età, dimensioni, rarità, e valore ecologico, senza trascurare l’importanza storica, culturale e paesaggistica. Le farnie del Bosco del Cerquone rappresentano veri e propri tesori naturali, simboli di resilienza e custodi di un ecosistema ricco e variegato.
Un albero monumentale non è solo un elemento naturale di grande bellezza, ma anche un testimone silenzioso del tempo. Le sue dimensioni imponenti e la sua longevità offrono rifugio a numerose specie animali, oltre a costituire una memoria vivente del paesaggio e delle tradizioni locali.
Il Bosco del Cerquone: un ambiente di straordinaria biodiversità
Il Bosco del Cerquone, situato nel cuore dei Castelli Romani, è una Zona Speciale di Conservazione (ZSC), protetta per il suo straordinario valore ecologico. Questo ambiente unico, caratterizzato da condizioni climatiche fresche e umide, rientra nella tipologia di bosco mesofilo, dove prosperano esemplari arborei di grandi dimensioni.
Durante l’evento, i partecipanti avranno l’opportunità di esplorare questo habitat guidati dai Guardiaparco e dagli esperti di ISPRA, che illustreranno la biodiversità del bosco, le sue particolarità ecologiche e le sue fragilità. Le farnie vetuste, con la loro imponenza e il loro valore simbolico, saranno il fulcro di questo viaggio naturalistico, un’occasione per riflettere sull’importanza della tutela del patrimonio ambientale.
Un’esperienza educativa e coinvolgente
L’evento è pensato per tutte le età ed è un’opportunità unica per avvicinarsi alla natura in modo consapevole e partecipativo. La scoperta delle farnie vetuste diventa un pretesto per approfondire la conoscenza del territorio, delle sue peculiarità e delle azioni necessarie per preservarlo.
I partecipanti potranno scoprire come il Bosco del Cerquone, con la sua ricca vegetazione e la sua fauna, rappresenti un microcosmo perfetto per comprendere il delicato equilibrio degli ecosistemi forestali. Saranno trattati temi quali la gestione sostenibile delle aree protette, l’importanza della conservazione della biodiversità e il ruolo delle comunità locali nella salvaguardia del paesaggio.
Informazioni pratiche
La partecipazione all’evento è gratuita, ma è necessaria la prenotazione. Il punto di ritrovo e ulteriori dettagli organizzativi verranno forniti agli iscritti. Per prenotarsi, è possibile accedere al modulo online attraverso il link dedicato. Si consiglia un abbigliamento comodo e adatto a una passeggiata in ambiente boschivo, inclusi scarpe robuste e, in caso di maltempo, una giacca impermeabile.
Perché partecipare
L’iniziativa “Alla scoperta delle Farnie vetuste del Bosco del Cerquone” è più di una semplice passeggiata nella natura. È un viaggio alla scoperta delle meraviglie del nostro patrimonio ambientale, un’occasione per ammirare la bellezza incontaminata di un bosco antico e per imparare a rispettarlo. Partecipando, non solo ci si immerge in un contesto di rara bellezza, ma si contribuisce a diffondere una cultura della sostenibilità e della conservazione, valori fondamentali per il futuro del nostro pianeta.
Se siete appassionati di natura, curiosi di conoscere le storie che gli alberi secolari possono raccontare o semplicemente in cerca di un’esperienza rigenerante a contatto con il verde, non lasciatevi sfuggire questa occasione unica.