Domenica 2 febbraio 2025 si celebra la Giornata Mondiale delle Zone Umide (World Wetlands Day), un evento istituito per ricordare l’importanza di questi ecosistemi fondamentali per la biodiversità e la regolazione ambientale. La ricorrenza nasce per commemorare la firma della Convenzione di Ramsar, avvenuta nel 1971, un trattato internazionale volto alla conservazione e all’uso sostenibile delle zone umide di rilevanza mondiale.
L’importanza delle Zone Umide
Le zone umide includono paludi, acquitrini, torbiere, bacini naturali e artificiali, oltre a tratti di mare poco profondi. Questi ambienti ospitano una vasta gamma di specie vegetali e animali, tra cui uccelli migratori, anfibi, rettili, pesci e invertebrati. La loro funzione ecologica è cruciale: contribuiscono alla regolazione del ciclo dell’acqua, forniscono risorse alimentari e sono serbatoi naturali di carbonio, contribuendo alla mitigazione dei cambiamenti climatici. Inoltre, proteggono il territorio da fenomeni estremi come alluvioni e siccità, assorbendo e rilasciando acqua in modo graduale.
Il tema del 2025: “Proteggere le zone umide per il nostro futuro comune”
Il tema scelto per l’edizione di quest’anno sottolinea l’urgenza di adottare misure concrete per la tutela di questi ecosistemi, spesso minacciati dall’urbanizzazione, dall’inquinamento e dal cambiamento climatico. La progressiva riduzione delle zone umide ha conseguenze dirette sulla biodiversità e sulla qualità della vita umana, rendendo fondamentale la sensibilizzazione pubblica e l’impegno delle istituzioni.
Le Zone Umide in Italia e nel Lazio
Attualmente, l’Italia conta 57 aree riconosciute come zone umide di importanza internazionale dalla Convenzione di Ramsar, per un totale di oltre 72.000 ettari. Le regioni con la maggiore estensione di questi ambienti sono Emilia-Romagna, Toscana e Sardegna. Nel Lazio, sono state censite 94 zone umide, di cui sei inserite nell’elenco Ramsar, tra cui il lago di Nazzano nella Riserva Naturale Regionale Nazzano-Tevere-Farfa, il Parco Naturale Regionale di Bracciano-Martignano e il Parco Nazionale del Circeo, importanti habitat per numerose specie di uccelli acquatici.
Nel territorio del Parco dei Castelli Romani, le zone umide comprendono i laghi di Albano e Nemi, oltre ai pantani della Doganella, che fanno parte della Zona Speciale di Conservazione (ZSC) “Cerquone-Doganella”, appartenente alla Rete Natura 2000 dell’Unione Europea.
Iniziative per la Giornata Mondiale delle Zone Umide
Per celebrare questa giornata, diverse aree protette del Lazio organizzeranno eventi ed escursioni, finalizzati a sensibilizzare il pubblico sull’importanza della tutela di questi ambienti fragili. Attività didattiche, visite guidate e incontri con esperti saranno occasioni per approfondire la conoscenza delle zone umide e delle azioni necessarie per la loro conservazione.
Per ulteriori informazioni sulle iniziative in programma, si consiglia di consultare i portali ufficiali delle aree protette regionali.