Il Festival Liszt di Albano Laziale si conferma una delle rassegne musicali di maggior prestigio del Lazio e d’Italia. Giunto alla sua 37ª edizione, l’evento, sotto la direzione del Maestro Maurizio D’Alessandro, ha ottenuto un importante riconoscimento: l’inserimento nel Catalogo delle Buone Pratiche Culturali 2024 della Regione Lazio. Un riconoscimento di grande valore, considerando che solo 26 iniziative culturali “di qualità” sono state selezionate per la loro capacità di promuovere la cultura attraverso progetti originali e innovativi.
Ideata e organizzata dagli Amici della Musica Cesare De Sanctis, la manifestazione ha saputo imporsi come un modello culturale di successo, capace di coniugare innovazione e tradizione, inclusione e sviluppo territoriale. La sua formula vincente si basa sulla capacità di fare rete, coinvolgere il pubblico e creare un format replicabile, che valorizza la musica classica e il legame storico con Franz Liszt.
Un legame storico con Albano Laziale
Il Festival nasce per celebrare il profondo legame tra il celebre compositore e Albano Laziale, che risale all’estate del 1839, durante il suo primo viaggio in Italia. Franz Liszt rimase incantato dal fascino dei Castelli Romani e tornò più volte nel corso della sua vita, fino a stabilirsi a Roma negli ultimi vent’anni. Le sue visite ad Albano furono frequenti e nel 1879 il Capitolo della Chiesa Cattedrale di San Pancrazio lo nominò Canonico Onorario, a conferma dell’importanza della sua presenza nella città.
Un palcoscenico per grandi artisti e giovani talenti
Nel corso delle sue edizioni, il Festival Liszt ha ospitato alcuni dei più grandi nomi del concertismo internazionale, oltre a studiosi e musicologi di fama. Le cifre parlano da sole: più di 100 pianisti, 60 archi, 17 orchestre, 24 direttori, oltre 30 tra attori e cantanti, più di 20 tra cori, quartetti ed ensemble hanno partecipato alla rassegna, rendendola un appuntamento imperdibile nel panorama musicale.
Un aspetto distintivo del Festival è la sua capacità di unire artisti affermati e giovani talenti, offrendo loro un palcoscenico prestigioso e un’occasione unica di crescita professionale. La rassegna rappresenta così un ponte tra passato e futuro, tra tradizione e innovazione.
Un viaggio tra musica, arte e storia
I concerti del Festival non si svolgono solo ad Albano Laziale, ma anche in luoghi di grande fascino e valore storico-artistico come Castel Gandolfo e Tivoli. Castel Gandolfo, con la sua residenza estiva dei Papi e il suggestivo lago omonimo, offre uno scenario incantevole per l’esperienza musicale. Tivoli, con le sue straordinarie ville rinascimentali e i suoi giardini, aggiunge un ulteriore tocco di magia al Festival.
Questi luoghi unici contribuiscono a rendere il Festival Liszt non solo un evento musicale di altissimo livello, ma anche un’esperienza culturale immersiva, in cui arte, natura e storia si fondono armoniosamente.
Con la sua capacità di rinnovarsi anno dopo anno e di attirare un pubblico sempre più vasto, il Festival Liszt di Albano Laziale si conferma un’eccellenza culturale, capace di emozionare e ispirare attraverso la grande musica e il patrimonio artistico dei Castelli Romani.